I 10 peggiori strumenti di tortura usati nel medioevo

La tortura non è mai un atto giustificabile, ed è una delle cose peggiori che può scaturire dalla mente umana. In passato, anche nel nostro paese, era pratica molto diffusa e in questo articolo vi mostriamo gli strumenti ancora rimasti, a testimonianza della crudeltà dell’uomo.

Quando qualcuno ci fa qualcosa di male, in varie occasioni, sognamo nella nostra testa di strozzarlo, o di fargli del male a nostra volta, o di vederlo addirittura bruciare vivo. Fin quando queste fantasie rimangono nella nostra immaginazione non ci sono problemi, ma quando vengono espletate si parla di tortura, una pratica molto diffusa nel periodo del medioevo.

Peraltro ai tempi esistevano delle persone che pensavano proprio a come mettere in pratica metodi di tortura, per costringere le persone a parlare. Alcuni di questi erano veramente cruenti e in certi casi mortali. Entrare in un “museo della tortura” non è una bella esperienza, ve lo garantiamo. E in questa classifica vi diamo un assaggio di ciò che la crudeltà umana può fare.

10. La culla di Giuda

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Vedete questo attrezzo a forma di piramide? È a punta, e una punta si può infilare nelle cavità corporee, esattamente come veniva fatto dall’inquisizione spagnola. Quando si doveva far confessare qualcuno, si metteva costui, legato per braccia e gambe, sopra a quesro oggetto infilandoglielo nella cavità anale o vaginale. E poi si tirava le corde verso il basso, spesso rovinando irreversibilmente il corpo del malcapitato.

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